venerdì 6 giugno 2008

Consiglio Comunale online: in-formazione DIRETTA, non filtrata.

Questo che riporto sotto è un post di cui, onestamente, vado orgoglioso.
Pubblicato inizialmente sul Blog di Grillo, è stato ripreso e ripubblicato sul forum del Meetup di Pistoia.
Da allora, discutendo su quanto riportatovi, un gruppo di cittadini pistoiesi assiste e video-registra le sedute del proprio Consiglio Comunale, archiviando le video-riprese sul WEB, a disposizione di CHIUNQUE
ne sia interessato, OVUNQUE si trovi ed in QUALSIASI momento desideri visionarle:

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Ciao Pipòl,

da "STORIA DI ROMA", di Indro Montanelli:

"..sapeva benissimo che il Senato avrebbe fatto di tutto per impedirglielo. Ma Cesare aveva dimostrato che si poteva governare benissimo anche senza di esso, facendo approvare le leggi direttamente dall Assemblea.
Negli ultimi tempi si era spinto anche più in là: aveva imposto che tutte le discussioni che si svolgevano in quel solenne ed aristocratico consesso venissero registrate e pubblicate giorno per giorno.
Così nacque il primo giornale, si chiamò ACTA DIURNA, e fu gratuito perché, invece di venderlo, lo affiggevano ai muri in modo che tutti i cittadini potessero leggerlo e controllare cosa facessero i loro governanti.
L invenzione fù di enorme portata perché sancì il più democratico di tutti i diritti. Il Senato, che traeva prestigio anche dalla sua segretezza, fù così sottoposto alla pubblica opinione, e non si riebbe mai più da questo colpo".

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----C O N S I G L I ---C O M U N A L I---- O N L I N E
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Con le registrazioni audio/video delle sedute del Consiglio Comunale, archiviate e rese disponibili sul sito web del Comune, noi cittadini/contribuenti/elettori abbiamo la possibilità di vedere all'opera con una certa semplicità, trasparenza e continuità, chi abbiamo eletto e ci rappresenta: i Consiglieri Comunali e talvolta il Sindaco.

Questo ci consente di poter valutare, FINALMENTE con cognizione di causa (attraverso le discussioni in aula, i documenti ufficiali, le varie votazioni, interpellanze, mozioni, alzate di braccia meccaniche etc..), se sia il caso di criticarli e/o incoraggiarli durante il mandato ricevuto e se, alla scadenza di questo, sia o meno il caso di riconfermarli.

I CONSIGLI COMUNALI ONLINE sono già una realtà, bisogna solo PRETENDERLI:

http://consiglio-online.comune.firenze.it/webtv/cmWeb.dll/sedute?AN=completa


http://www.comune.torino.it/consigliocgi/consiglio/sedute/gestSearch.pl

http://www2.comune.venezia.it/direttaconsiglio/videoseek/2_searchp.asp

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Dopo aver assistito comodamente a 10/15 sedute del proprio CONSIGLIO COMUNALE (organo di supervisione e controllo dell’attività amministrativa comunale…ossia il cervello), magari rivedendo gli interventi/votazioni che più stanno a cuore e discutendone fra NOI, i nostri “rappresentanti istituzionali” (minuscolo obbligatorio) potranno fare dietro le quinte e/o sottobanco quanti accordi vorranno.

Questi, quando infatti torneranno in aula ad ufficializzare i loro accordi velati, non avranno scampo (un video non perdona e, soprattutto, rimane a disposizione per sempre).

E una comunità in-formata attraverso un in-formazione UFFICIALE così semplice e diretta, imparerà a interpretare con immediatezza l’operato dei membri del proprio CONSIGLIO COMUNALE, gente che, a differenza dei parlamentari, incontriamo tutti i giorni per strada.
Finalmente possiamo, con cognizione di causa, farli sentire meno soli, autonomi e incontrallabili, nell'oneroso compito di rappresentarci.

E finalmente il Consigliere Comunale che ha davvero a cuore le sorti della propria comunità, potrà dimostrarlo in maniera ufficiale, semplice ed inequivocabile, entrando direttamente (senza filtri) nelle case dei concittadini portandovi la regina di tutte le ricchezze: la conoscenza.

Vari cittadini, in vari comuni italiani, si stanno muovendo in questa direzione.
Oltre a richiedere alle Amministrazioni Comunali l'implementazione di questo semplice SERVIZIO (4/5000 euri ANNUI), nell'attesa si sono armati di video-camera vanno alle sedute consiliari, le registrano e archiviano le riprese sul web, a disposizione di CHIUNQUE ne sia interessato, OVUNQUE si trovi e a QUALSIASI ora intenda visionarle, tutte le volte che vuole.

RIFLESSIONE: i nostri politici dall'alto aboliscono l’uso delle intercettazioni telefoniche perché mettono a nudo la loro VERA struttura etica/morale portando alla luce del giorno informazioni reali, incontrovertibili, oggettive, VERE…???

E noi, dal locale/semplice/basso rilanciamo: ci andiamo con le video-camere, lì dove non possono sottrarsi.
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link al Meetup di Pistoia (nel post di Giulio):

http://beppegrillo.meetup.com/290/messages/boards/thread/3586350



2 commenti:

Anonimo ha detto...

CIAO ANTONIO, TI POSTO QUESTE PAROLE...SONO DI ANTONIO GRAMSCI.. UN MIO AMICO PARLANDO DELLA NOSTRA INATTIVITA' COME CITTADINI ME LE HA PPOSTATE E MI SEI VENUTO IN MENTE TU.... CREDO CHE SIANO TALMENTE ATTUALI CHE IO NON LE METTEREI COME COMMENTO,MA COME UN POST DEL BLOG .. VEDI TU ;) "Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.
È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza
[Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.
Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto
E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo.
:E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”. CIAO ANTO' .. CRI

Antonio ha detto...

Ciao Cri,
modestissimamente parlando credo che Gramsci vada innanzitutto contestualizzato nel suo momento storico, chissà se avesse avuto la rete cosa avrebbe scritto.

Non concordo comunque su un punto/concetto e, da questo, anche su altri che volendo ne conseguono:
secondo me infatti nessuno di noi nasce “indifferente”, ma lo si diventa, casualmente e/o “causalmente” nel corso degli anni, per fattori esterni/ambientali (siamo peraltro tenuti volutamente lontani e confusi dai media manipolati da chi ci rappresenta/amministra).

Non odio nessuno quindi, nemmeno gli indifferenti che, secondo me, nella maggior parte dei casi, vanno dunque solo ben In-Formati. Questa è, appunto, l’era dell’In-Formazione.

E come succede concretamente in Svizzera, resi più partecip-Attivi nelle scelte che ci riguardano da vicino. Lì, appena oltre i confini, ogni cittadino vota mediamente su 15/20 referendum l’anno, ottenendo così 2 risultati cruciali: gli amministratori NON possono sbagliare (si limitano ad eseguire) ed i cittadini NON si addormentano nell’ “indifferenza”.

I difetti li conosciamo, servivano i rimedi. E’ proprio questo quello di cui si occupa questo Blog: proporre semplici e pratici strumenti, tecnici e normativi, idonei allo scopo.

Ti linko qualcosina…tanto per cominciare… ;-)))

http://www.byoblu.com/922ac715-ce20-4541-ab01-b7abace63329/post.aspx

http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/index.php?op=viewarticle&artid=29

PS: di Gramsci adoro questa frase: “Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.”.

Saludd y felicidad a todos el mundo…